30 novembre 2022: OpenAI invita su Twitter il mondo a scoprire per la prima volta il suo nuovo chatbot: ChatGPT. In pochi mesi supera i 100 milioni di utenti. Time gli dedica una copertina. Se ne discute nei telegiornali e nei parlamenti. In breve, il mondo digitale è cambiato per sempre. Si tratta di una rivoluzione? O forse sarebbe meglio chiederci: vogliamo che lo sia?
Da questa domanda prende spunto l’incontro che si terrà mercoledì 14 febbraio alle ore 14.30 al Campus Ovest dell’USI, organizzato dalla Cattedra Rosmini in collaborazione con la Fondazione Möbius e la Fondazione PensieroSolido. Non è una domanda che nasce dal pessimismo, ma dalla fiducia nella capacità dell’essere umano di governare il cambiamento senza sacrificare i valori fondamentali della nostra esistenza.
Perché, come osservano Gianluigi Bonanomi e Canzio Dusi, autori di Uomini che amano i chatbot. Questo libro non l’ha scritto ChatGPT (Ledizioni, 2023), gli strumenti necessari esistono già nella nostra cultura: dobbiamo solo prestare attenzione a non dimenticarcene. Solo così, seguendo il sentiero che unisce Dante e ChatGPT, saremo in grado di fare in modo che la trasformazione sia «più un’evoluzione inclusiva che non una rivoluzione ad alto impatto sociale».
Mercoledì 14 febbraio 2024, ore 14.30
Campus Ovest USI, Teologia
Aula multiuso
Via Buffi 13, Lugano
Interverranno:
Alessio Petralli
Direttore della Fondazione Möbius
Antonio Palmieri
Fondatore e presidente della Fondazione Pensiero Solido
Markus Krienke
FTL, USI, Cattedra Rosmini
Seguirà una tavola rotonda con gli autori del libro Uomini che amano i chatbot. Questo libro non l’ha scritto ChatGPT:
Gianluigi Bonanomi
Consulente e formatore sulla comunicazione digitale
Canzio Dusi
Manager nel settore dell’innovazione tecnologica e scrittore
Moderazione:
Cecilia Brenni
Giornalista
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