La Convenzione europea del paesaggio (20 ottobre 2000) definisce il paesaggio come una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni.
Una definizione che mette in rilievo l’aspetto percettivo da parte di chi abita, vive, frequenta, ha delle relazioni temporanee o permanenti con un territorio.
La straordinaria evoluzione avuta con il digitale negli ultimi decenni ci permette ormai entrare in qualsiasi territorio del mondo, ormai anche in 3d, comodamente seduti da casa. Ma questo significa leggere e caprie un paesaggio? Significa avere tutti gli strumenti per pianificare e progettare spazi di territorio?
A fronte delle sfide che interessano lo spazio pubblico quale punto di riferimento per nuovi modelli legati a una società più mobile, più liquida, più resiliente, il supporto digitale permette di affrontare la lettura del territorio in modo dinamico, lasciano comunque all’uomo che sta dietro le macchine la responsabilità di percepire, comprendere le relazioni più intime necessarie dare un’anima qualsiasi progetto.