La possibilità di comunicare con chiunque e di farsi sentire da una platea infinita senza apparenti barriere ha certamente favorito il diffondersi di discorsi e dibattiti positivi ma anche, su un fronte certo meno nobile, di una comunicazione ampia e diversificata dell’odio. Così oltre che con nuove indubbie opportunità della Rete gli osservatori sono chiamati a fare i conti con nuovi modi di fare del male al prossimo e, in concreto, con nuove modalità del convivere civile, in un momento in cui ancora non sembrano profilarsi soluzioni condivise.
Un focus sull’etica è stato centrale nel corso del Dibattito, dedicato quest’anno al problema dei discorsi d’odio. Stefano Vassere, Direttore del Sistema Bibliotecario Ticinese e delle Biblioteche cantonali, ha moderato un dibattito fecondo, che, nell’impossibilità di chiudere definitivamente il tema, ha indicato una direzione per cercare cause e possibili soluzioni.