La rivoluzione della finanza degli ultimi 20 anni è principalmente tecnologica. È cambiato il quadro regolatorio, la Svizzera ha fatto i conti col mondo sul segreto bancario, si sono industrializzati (con ritardo) i processi, ma il “vettore” principale di mutazione, anche in banca, è stato ed è l’innovazione tecnologica che ha stravolto sportelli, sale mercato, gestione patrimoniale, compliance, crediti, servizi di base. Anzi, ha disarticolato la funzione fondamentale della banca, insita nel suo stesso bilancio (e nel fuori-bilancio), ovvero l’intermediazione tra raccolta e impiego. Le applicazioni dell’IA costituiscono, assieme alla digitalizzazione dei rapporti B2C, B2B e C2C, un decisivo sviluppo che accelera i cambiamenti e la disintermediazione, impone ingenti investimenti, preme sui margini, incalza il processo di concentrazione che l’industria della finanza mondiale sta vivendo.