Anche nel turismo è cominciato il tempo dell’intelligenza artificiale. Secondo una recente ricerca, quasi un terzo del fatturato annuale in questo settore dipenderebbe in qualche modo da quest’ambito. All’intelligenza artificiale si chiede soprattutto di personalizzare l’esperienza dei consumatori, fornendo loro prodotti su misura. E non sempre è ben tracciata la linea di demarcazione tra informazione e pubblicità. Ogni nostra navigazione in rete lascia dietro di sé una scia di dati preziosi per le aziende.
Inconsapevolmente scivoliamo nello spazio del marketing e riceviamo delle informazioni accuratamente selezionate sulla base dei nostri interessi ‒ distanze, tempi di percorrenza, attrazioni, costi ‒ che si traducono infine in una proposta d’acquisto, alla quale tendiamo a rispondere d’impulso. Una pratica che alterna luci e ombre. Infine, come scrittore di viaggio, sono particolarmente interessato all’aspetto testuale. Già ora molti testi (per esempio alcune guide) sono scritti dall’intelligenza artificiale. In futuro avremo assistenti virtuali sempre più efficaci o si sostituiranno agli umani cancellando i loro impieghi?
Claudio Visentin, USI
Sabato 5 ottobre 2024, ore 11.00-11.30
Auditorium USI, Lugano