Möbius 2024

La banca oggi e domani con l’IA

L’ingresso dell’IA nella finanza lancia luci e ombre

Per il mondo bancario, l’intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità. Può essere impiegata come interfaccia per la comunicazione con gli utenti, uno strumento per riconoscere i falsi, difendere i clienti dalle truffe, costruire prodotti specializzati o proporre servizi personalizzati. Allo stesso tempo, l’IA è per la banca anche una minaccia. Facilita la produzione di truffe credibili, può rispondere agli utenti in modo sbagliato o allucinato, può portare fuori dalla banca segreti industriali, può mettere in difficoltà la privacy degli utenti, può fare previsioni solo sulla base di dati del passato e non comprendere in tempo i cambiamenti radicali, può dimostrare pregiudizi e bias sociali che si possono rivelare dei boomerang di immagine.

 

Questo è quanto si vede anche adesso. Si possono dare novità importanti nel futuro se si realizzano diversi scenari per i prossimi due-cinque anni:

 

  • Le potenti Big Tech governano tutto (i problemi saranno: i data center, il consumo di energia, le questioni legali, l’entrata in gioco di nuovi operatori bancari)
  • La visione politica regola e guida lo sviluppo (i temi saranno: supercomputer pubblici, stimolo all'innovazione, collegamento tra ricerca pubblica e imprese, ecc.)
  • Diverse nuove iniziative private creano una serie di sviluppi molto diversificati (verticali nella sanità, nell'istruzione, ecc.)

 

Supponiamo che Amazon voglia prendere tutti i dati che conosce sul business delle sue aziende clienti, le voglia consigliare su come migliorare il business e le finanzi per le innovazioni che suggerisce o addirittura per la liquidità necessaria a produrre più merci che è convinta si potrebbero vendere: Amazon potrebbe diventare il prossimo sistema di credito per le imprese?

 

Supponiamo che la geopolitica metta in rotta di collisione i paesi in modo tanto radicale da indurre alcuni paesi ad attaccare i sistemi creditizi degli avversari nei modi più potenti ed efficaci usando AI. Chi difenderebbe le banche: gli stati o le banche stesse?

 

Se la disinformazione e la cattiva informazione prevalente sui media sociali dominati da intelligenze artificiali tutte orientate a massimizzare il tempo che gli utenti passano online e disinteressati alla qualità dell’informazione diventasse tanto grave da generare società nelle quali si assiste a una grande ignoranza sullo stato dell’economia, le banche dovrebbero seriamente mettersi a fare informazione di qualità?


Luca De Biase, giornalista e scrittore
Introduce Ivano Dandrea

 

Venerdì 4 ottobre 2024, ore 15.00-15.50
Auditorium USI, Lugano

Luca De Biase
Luca De BiaseGiornalista, caporedattore a "Il Sole 24 Ore" per "Nòva"

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