Möbius 2024

La biblioteca oggi e domani con l’IA

Quale futuro aspetta la cultura ai tempi di ChatGPT?
04 Ottobre 2024, 11:20

L’intelligenza artificiale è un campo di ricerca che esiste ormai da circa settant’anni, ma solo recentemente – in particolare, dopo un’innovazione nel campo delle reti neurali proposta nel 2017 da un gruppo di ricercatori di Google, i cosiddetti ‘transformer’ – sono stati ottenuti risultati non solo significativi, ma per molti versi sorprendenti. Risultati che riguardano in primo luogo i cosiddetti ‘larghi modelli linguistici’ (LLM), ma oggi anche modelli multimodali, che consentono di comprendere e generare – anche in maniera integrata – contenuti testuali, visivi, sonori, codice informatico e altre tipologie di informazione.

 

Questi nuovi sistemi di intelligenza artificiale generativa sono in grado di produrre contenuti testuali (e di altro tipo) non solo semanticamente e sintatticamente coerenti, ma anche originali e forse, in un certo senso, perfino creativi.

 

Finora, abbiamo sempre ritenuto che, nonostante la pervasività degli strumenti digitali e di rete, la creatività restasse una prerogativa umana. È ancora così? E quali conseguenze possono avere questi sviluppi nel mondo della produzione culturale, e in particolare nel mondo del libro, delle biblioteche, dell’editoria?


Gino Roncaglia, umanista informatico (Università Roma Tre)
Introduce Stefano Vassere

 

Venerdì 4 ottobre 2024, ore 11.20-12.10
Auditorium USI, Lugano

Gino Roncaglia
Gino RoncagliaInsegna Editoria digitale e Digital Humanities presso l'Università di Roma Tre

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