L’intervento presenta una riflessione critica sull'uso dell'intelligenza artificiale (IA) in ambito educativo, muovendo dalla distinzione tra Artificial Intelligence Literacy (AIL) e Artificial Intelligence in Education (AIED). L’AIL si riferisce a un processo educativo che mira a rendere le persone più consapevoli delle implicazioni etico-sociali dell'IA, introducendo nuove forme di alfabetizzazione come l'algorithmic literacy, senza trascurare le dimensioni critico-cognitive. L’AIED invece si focalizza sull’insegnare con l'IA. Qui, l’IA viene vista come uno strumento per personalizzare e migliorare gli apprendimenti. Tuttavia, l’impiego educativo dell’IA solleva anche delle aporie, dal contrasto tra automazione e autonomia a quello tra fiducia e simulazione. Per superare questi rischi occorre puntare alla valorizzazione dei processi cognitivi, ossia rendendo l'apprendimento visibile, fornendo feedback pertinenti e promuovendo consapevolezza metacognitiva e metatecnologica. Solo così sarà possibile integrare l'IA nell'educazione in modo che contribuisca realmente alla crescita personale e collettiva, mantenendo un equilibrio tra l'efficacia tecnologica e il valore umano dell'apprendimento.
Maria Ranieri, prof. di Didattica e Tecnologie dell’Istruzione (Università di Firenze)
Introduce Giuseppe Laffranchi
Venerdì 4 ottobre 2024, ore 10.00-10.50
Auditorium USI - Lugano