La rivoluzione digitale ha trasformato profondamente la nostra vita quotidiana e le dinamiche della partecipazione culturale. Lo smartphone – che utilizziamo per le conversazioni telefoniche, per scrivere e inviare testi, per registrare e trasmettere suoni e immagini, per ascoltare la radio o guardare la televisione e per tantissimi usi – incarna questo cambiamento.
La rete e il digitale non sono nuovi mezzi che prendono il posto di quelli che li avevano preceduti, ma un nuovo ambiente di riferimento, che assorbe e ingloba tutto.
Le scienze cognitive richiamano la nostra attenzione sulla necessità di sviluppare competenze “anfibie”, per muoversi con padronanza in ambiente analogico e digitale, come già avvenne col passaggio dalla oralità alla scrittura.
Pensando al rapido successo di podcast e audiolibri, tutto lascia immaginare che in futuro sempre più spesso leggeremo con le orecchie. Questi prodotti, concepiti per l’ambiente digitale, racchiudono in sé elementi di debolezza e fattori di successo (compatibilità con lo stile di vita multitasking, smaterializzazione, fruibilità in streaming etc.) che possono essere la chiave per una loro sempre maggiore diffusione.