Conferenza

Paolo Giordano a Lugano per parlare di letteratura e intelligenza artificiale

Meglio umano che esatto
Paolo Giordano - Premio Möbius 2022
Paolo Giordano - Premio Möbius 2022

Paolo Giordano con il Grand Prix Möbius, fra Andrea Rizzoli e Alessio Petralli.

 

Paolo Giordano, scrittore e fisico teorico, vincitore nel 2008 del Premio Strega per il suo romanzo di esordio La solitudine dei numeri primi (Mondadori, 2008) e in libreria dal 25 ottobre con il suo nuovo romanzo Tasmania (Einaudi, 2022)

Sala gremita venerdì sera alla Biblioteca cantonale per sentire Paolo Giordano, venuto a Lugano per ritirare il suo Grand Prix Möbius.

 

Giordano ha dialogato con Andrea Rizzoli, direttore dell’Istituto Dalle Molle e con Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius, e alla fine ha risposto da par suo alle domande di un pubblico attento e partecipe.

 

Fra le tre parole chiave in gioco (fisica, intelligenza artificiale, letteratura) la prima ha lasciato presto il posto all’ultima, senza però dimenticare che gli anni della formazione scientifica hanno dato all’autore di “Tasmania” quell’abito mentale che è una delle sue forze.

 

Sull’intelligenza artificiale, qualche cautela al di là di certi notevoli risultati raggiunti ad esempio nel campo della traduzione automatica. Ma qui Giordano ha avuto buon gioco nel rilevare quanto sia ancora inafferrabile la traduzione letteraria. Per lui l’imprevedibilità delle scienze umane è più affascinante delle pur fondamentali scienze esatte.

 

----

 

Quanto siamo consapevoli dell’effetto che nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale hanno e avranno sulla nostra vita? E quanto siamo preparati a comprenderne i meccanismi e i mutamenti? Per essere veramente padroni delle nostre scelte dobbiamo essere in grado di leggere i sistemi che le influenzano. Diventa quindi sempre più urgente ricostruire un legame tra società e scienza, un’abitudine al linguaggio e al pensiero scientifico che abbiamo perso negli anni, come dimostrano molte delle difficoltà riscontrate nel corso della pandemia da Covid-19.

 

Di questo tema si è occupato Paolo Giordano, fisico di formazione e vincitore nel 2008, a soli 26 anni, del Premio Strega per il suo romanzo di esordio La solitudine dei numeri primi (Milano, Mondadori), un successo da più di un milione di copie vendute, e oggi in libreria con la sua ultima opera Tasmania (Torino, Einaudi). Nel 2020 e in piena pandemia Giordano scrive Nel contagio (Torino, Einaudi) e decide di destinare i proventi dei diritti d’autore all’istituzione di due borse di studio, dedicate rispettivamente allo studio dell’intelligenza artificiale e dell’analisi dei dati applicati all’epidemiologia, e alla realizzazione di una indagine di data journalism sull’epidemia di Covid-19 in Italia.

 

Per questo suo “impegno nello stimolare la riflessione sul rapporto tra scienza e società, con particolare attenzione allo sviluppo dell’intelligenza artificiale” ha ricevuto lo scorso 15 ottobre il Grand Prix Möbius per l’intelligenza artificiale al servizio della società, assegnato da una Giuria composta da Luca De Biase (giornalista a il Sole 24 Ore), Luca Gambardella (Prorettore USI), Andrea Rizzoli (Direttore dell’Istituto Dalle Molle USI-SUPSI) e Marco Zaffalon (Direttore Scientifico dell’Istituto Dalle Molle USI-SUPSI).

 

L’intervento di Giordano del 15 ottobre, in collegamento da Parigi con la ventiseiesima edizione del Möbius, è stato un assaggio di alcuni temi che saranno toccati nel corso del ventesimo appuntamento del ciclo di conferenze “Il futuro digitale prossimo e venturo”, che si terrà venerdì 18 novembre alle ore 18:00 presso la Biblioteca cantonale di Lugano. Discuteranno con Paolo Giordano di scienza, di intelligenza artificiale e nuovi mondi desiderabili, di letteratura, scrittura e società della sorveglianza: Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius e membro di comitato di Coscienza Svizzera, Andrea Rizzoli, direttore dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale USI-SUPSI, e Stefano Vassere, direttore delle Biblioteche cantonali e del Sistema Bibliotecario Ticinese (SBT). In occasione dell’incontro, Andrea Rizzoli consegnerà fisicamente a Giordano il Grand Prix Möbius 2022 per l’intelligenza artificiale al servizio della società.

 

Scarica l'invito PDF

Leggi l'articolo di Alessio Petralli

 

Biblioteca cantonale di Lugano

Sala Tami, venerdì 18 novembre 2022, ore 18:00

La salvezza è in Tasmania?Il nuovo libro di Paolo Giordano è uscito il 25 ottobre; lui sarà a Lugano il 18 novembre
Paolo Giordano
Grand Prix Möbius 2022 per l'intelligenza artificiale al servizio della societàA Paolo Giordano il nuovo Grand Prix per l’intelligenza artificiale al servizio della società
Paolo Giordano
Paolo GiordanoScrittore e fisico teorico

Paolo Giordano, scrittore e fisico teorico, vincitore nel 2008 del Premio Strega per il suo romanzo di esordio La solitudine dei numeri primi (Mondadori, 2008) e in libreria dal 25 ottobre con il suo nuovo romanzo Tasmania (Einaudi, 2022).

Vai alla scheda

 

Leggi tutto
Torna su