Articolo, Möbius 2024

Uno sguardo completo sul Möbius 2024

Disponibili le registrazioni della ventottesima edizione

La giornalista RSI Sandy Sulmoni, presentatrice della ventottesima edizione.

Le SCELTE dell’intelligenza artificiale (IA)

 

Salute, Clima, Educazione, Lavoro, Turismo ed Economia. Sei universi che stanno vivendo trasformazioni importanti in relazione all’arrivo delle intelligenze artificiali di ultima generazione, in cui si declinano le SCELTE dell’intelligenza artificiale.

 

SCELTE, perché questo acronimo offre uno spaccato della questione: in che direzione stanno venendo sviluppate queste intelligenze? Da considerare al plurale, perché ogni settore ha obiettivi e sfide differenti, che possono essere affrontati con IA appositamente realizzate, le quali a loro volta, si portano dietro opportunità e rischi specifici.

 

Siamo di fronte a trasformazioni che mettono in dubbio tanti assunti su metodi, tecniche, ruoli, rapporti di potere su cui è urgente interrogarsi, coinvolgendo ogni aspetto del nostro mondo fino alla domanda: “Che cosa significa essere umani?”

 

Partendo dall’esperienza della quotidianità di tutti noi, la Ventottesima edizione del Premio Möbius mette a nudo i cambiamenti che l’intelligenza artificiale sta portando nell’industria, nell’accademia e nella società tutta, per provare ad anticipare le forme che il mondo potrà assumere domani: una visione precisa dei futuri possibili, unita a una spiegazione chiara di che cosa si sta facendo per realizzarli (o evitarli). Insomma: cose difficili spiegate bene.

 

 

I Premi


Il Grand Prix Möbius Suisse per “Digitale ed economia circolare” è stato assegnato a Jaipur Robotics – Gestione intelligente dei rifiuti con l’ausilio dell’IA. La giuria presieduta da Paolo Paolini ha incoraggiato l’azienda a “perfezionare il suo sforzo per i seguenti motivi:

- Impatto sociale ed economico per l’intero pianeta

- Conseguente beneficio ecologico

- Tecnologia innovativa e coraggiosa”

 

Il Grand Prix Möbius editoria mutante dedicato quest’anno a “Esperienze immersive di turismo e cultura” è andato a e-Archeo di CNR/ALES, nelle parole del presidente della giuria Derrick de Kerckhove “per il suo alto valore strategico, l’attenzione all’apertura, qualità e accessibilità dei dati e per la pluralità di dimensioni coinvolte, inclusa quella tattile.” La giuria ha in ogni caso volute sottolineare “l’estremo interesse e l’eccellente qualità realizzativa anche degli altri due progetti presentati, ciascuno dei quali ha specifici punti di forza: il coinvolgimento del territorio e della cittadinanza e il buon intreccio tra realtà fisica e contenuti virtuali per il progetto di Albaredo, la sperimentazione di tecnologie d’avanguardia come l’IA generativa per Il progetto IATH.”

 

La terza edizione del Grand Prix Möbius per l’intelligenza artificiale al servizio della società (assegnato nel 2022 a Paolo Giordano, nel 2023 a Roberto Viola) ha premiato Barbara Caputo, Professoressa Ordinaria al Politecnico di Torino (dove dirige l’Hub sull’Intelligenza Artificiale) e Fellow dell’European Laboratory for Learning and Intelligent Systems (ELLIS), “per il suo impegno scientifico e umano al servizio della ricerca dei modi per progettare e realizzare una forma di intelligenza artificiale che sia nello stesso tempo efficiente e sostenibile.” Caputo sarà ospite del Möbius a Lugano lunedì 9 dicembre per la consegna del premio.

 

 

Le conferenze

 

Il futuro della lettura

“Non serve chiedersi cosa porterà il futuro. Il futuro è cominciato e ci siamo già dentro.” Giovanni Solimine, professore emerito dell’Università di Roma Sapienza, presidente della Fondazione Bellonci-Premio Strega e dell’Istituzione Biblioteche Centri Culturali del Comune di Roma, ha aperto così il suo doppio incontro di giovedì 3 ottobre con gli studenti della IVA del Liceo di Lugano 1 al Palazzetto delle Scienze per il MöbiusLab Giovani, dedicato al “Futuro della lettura” e alla Biblioteca Cantonale per il Prologo Möbius.

Il dialogo è stato acceso e ha messo in luce l’incapacità dell’editoria di offrire un’alternativa digitale al libro: l’e-book converte in 0 e 1 carta e inchiostro, ma non prova a sfruttare le potenzialità della tecnologia per arricchire l’esperienza e, di conseguenza, non riesce a convincere i lettori che continuano a preferire la versione analogica. I dati suggeriscono piuttosto che il futuro possa andare nella direzione della “lettura con le orecchie” di audiolibri e podcast, prodotti che trovano grande successo perché capaci di adattarsi agli stili di vita della società digitale incentrata su streaming e multitasking.

Il rischio evidente è quello di lasciarsi intrappolare dall’attenzione distratta, la superficialità di lettura che inevitabilmente si accompagna al multitasking. Come salvaguardare allora la profondità? Ricordando che l’abbondanza di informazioni non equivale alla conoscenza, risponde Solimine. È necessario un processo di ri-alfabetizzazione di un cervello anfibio che sappia muoversi con disinvoltura fra analogico e digitale: “ascolto per scoprire e poi vado a leggere per approfondire.”

 

Vita QuotidIAna: 24 ore con l’intelligenza artificiale

Da venerdì, l’evento si è trasferito all’auditorium dell’Università della Svizzera Italiana, dove Gabriele Balbi, Eleonora Benecchi e Anne-Linda Camerini (USI), hanno accompagnato il pubblico in un viaggio nella storia dell’intelligenza artificiale, indispensabile per comprendere tutti i cambiamenti in atto nel mondo. Dalla sua prima teorizzazione negli anni Quaranta e Cinquanta, l’IA ha visto alternarsi “estati e inverni”, periodi di grande curiosità e di disinteresse, che ci hanno portato dove siamo oggi. Dal T9 dei cellulari a ChatGPT, si tratta di tecnologie che vengono da lontano e che spesso ci troviamo a sottovalutare, anche se ci accompagnano nella vita di tutti i giorni.

 

Educazione: la scuola oggi e domani con l’IA

“Non si può ridurre l’educazione al semplice apprendimento,” ha sottolineato Maria Ranieri, docente di Didattica e Tecnologie dell’Istruzione all’Università degli Studi di Firenze. Il problema dell’ingresso prepotente dell’intelligenza artificiale nelle scuole non può e non deve essere ignorato. Le opportunità sono molte: l’IA può intervenire nel tutoraggio e nella personalizzazione dei contenuti per garantire agli studenti un percorso di studi adatto alle loro necessità specifiche e allo stesso tempo semplificare il lavoro dei docenti con valutazioni automatizzate o con sistemi di rilevamento dell’attenzione, ma è necessario ripensare il nostro approccio all’educazione. Senza un’alfabetizzazione all’IA di tutta la popolazione e un nuovo paradigma educativo che si concentri non solo sul produrre compiti corretti, che ChatGPT è in grado di fare al posto dello studente, ma anche sulla comprensione dei processi con cui si arriva a realizzarli. La domanda fondamentale non è più “cosa,” ma “perché?”

 

Lavoro: la biblioteca oggi e domani con l’IA

L’importanza del cambio di paradigmi è riecheggiata anche nell’intervento di Gino Roncaglia, professore di Editoria digitale, Informatica umanistica e Filosofia dell'informazione presso l’Università Roma Tre. Partendo da un’osservazione sulla storia dell’IA, diventa evidente che siamo di fronte alla contrapposizione di due paradigmi differenti alla conoscenza: quello dell’Architetto e quello dell’Oracolo. Queste due figure, ispirate ai personaggi omonimi della serie cinematografica Matrix, rappresentano approcci quasi opposti. Mentre l’Architetto è razionale, cerca il controllo con l’organizzazione sistematica e precisa del sapere, l’Oracolo (incarnato dall’IA) è empatico, opera per accenni, non è deterministico ma probabilistico. L’applicazione virtuosa dell’intelligenza artificiale si basa sulla collaborazione tra i due modelli, alimentata da professioni di mediazione informativa che supportino la generazione oracolare (soggetta a pregiudizi e allucinazioni) con le informazioni precise dell’Architetto.

 

Salute: la medicina oggi e domani con l’IA

Silvia Santini, docente alla Facoltà di scienze informatiche dell’USI, ha discusso del ruolo crescente dell'IA nella medicina. Tecnologie avanzate come gli assistenti virtuali e l'uso dell'IA nella diagnostica sono stati al centro del dibattito. Ad esempio, applicazioni come Mia di Kheiron Medical, utilizzata per lo screening mammografico, e e-Stroke, usata nella diagnosi di ictus, mostrano come l'intelligenza artificiale possa migliorare la qualità delle diagnosi e ridurre i tempi di intervento. Inoltre, l'IA sta aiutando anche nello sviluppo di nuovi farmaci, accelerando i processi di ricerca e riducendo i costi.

 

Economia: la banca oggi e domani con l’IA

Luca De Biase, caporedattore a "Il Sole 24 Ore" per "Nòva", ha riflettuto sull'impatto dell'IA nel mondo finanziario. Se da una parte l'IA può ottimizzare operazioni bancarie e prevedere trend di mercato, dall’altra pone rischi significativi in termini di privacy, sicurezza e previsioni economiche errate. D’altro canto, non si può ignorare come l'IA possa facilitare la produzione di truffe e la violazione della privacy degli utenti, richiedendo una regolamentazione rigorosa.

 

Clima: la meteorologia oggi e domani con l’IA

Marco Gaia, meteorologo e responsabile del settore “Previsioni e consulenze” di MeteoSvizzera, ha messo in luce gli effetti rivoluzionari che l’IA sta avendo già oggi sulle previsioni meteorologiche. Continuando un percorso avviato da rivoluzioni tecnologiche come l’invenzione del telegrafo e del computer, i nuovi algoritmi permettono di elaborare previsioni in modo molto più rapido e con più precisione rispetto ai modelli tradizionali. E domani? Il futuro potrebbe includere previsioni iper-localizzate usando i dati ottenuti dai sensori di smartphone o automobili, ma anche la capacità di prevedere con certezza allerte o studiare cambiamenti climatici di lungo periodo con l’integrazione di dati provenienti da altre discipline (come la geologia).

 

Il turismo oggi e domani con l’IA

Il turismo è stato uno dei settori in maggiore crescita dopo la pandemia. Questo ha portato anche un ampio uso dell’IA, come ha raccontato Claudio Visentin, docente di Storia del turismo presso l’Università della Svizzera Italiana. Si moltiplicano le guide di viaggio interamente scritte dall’intelligenza artificiale, ma la possibilità di raccogliere e analizzare le preferenze dei viaggiatori su larga scala è già all’orizzonte.

 

Möbius Giovani

Nicla Borioli Pozzorini, Antonella Autuori e Matteo Subet della SUPSI hanno presentato l’esperienza del workshop Co-progettazione con l’Intelligenza Artificiale, in cui Studenti dalle discipline di comunicazione visiva, architettura d’interni, ingegneria civile, conservazione e restauro e architettura, si sono cimentati in un dialogo creativo con l’IA, dando vita a un connubio innovativo tra la progettazione tradizionale e le narrazioni digitali. I risultati, quattro filmati in cui immagini e suoni sono stati generati dall’intelligenza artificiale, rappresentano uno spaccato di quelle che potranno essere le forme future di esplorazione artistica in età digitale, e si possono trovare al link:

https://workshop.designingwithai.ch/

 

Marco Solari

Un momento “non solo digitale” ha visto la partecipazione di Marco Solari, già presidente del Locarno Film Festival, che intervistato dal direttore responsabile del Corriere del Ticino Paride Pelli, ha riflettuto sulla posizione unica del Ticino tra Svizzera e Italia, che si risveglia dopo tanti anni di “complesso di Calimero” e scopre di essere vivo, animato di “spirito prometeico.” Cambiano i rapporti tra nord e sud, e la gioventù ticinese dimostra di possedere la curiosità e la vivacità necessarie a essere protagonisti sulla scena nazionale e internazionale. L’osservazione è ottimista: “Il Möbius emblematico del nuovo Ticino. È un inno alla curiosità.”

 

Appuntamento con il futuro

Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius, ha commentato: “Quando abbiamo cominciato, ventotto anni fa, era davvero un altro mondo. Adesso viviamo in un’epoca ansiosa ed è innegabile che, tra guerra e clima, anche il cambiamento tecnologico sia fonte di preoccupazione. Si parla tanto di intelligenza artificiale, ma non c’è sempre il tempo necessario a spiegare cosa sia davvero. Le sale piene prima alla Biblioteca Cantonale e poi all’USI confermano che c’è desiderio di chiarezza, e penso che il Möbius sia in una posizione ideale per cercare di soddisfarlo. Abbiamo imparato tanto in questi giorni, ci vorrà del tempo per capire effettivamente in che direzione si muove il futuro, ma siamo sempre attenti a tutte le trasformazioni della società digitale, in attesa della prossima edizione che si terrà dal 2 al 4 ottobre 2025.”

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