I videogiochi sono sempre più strumenti di uso quotidiano, attorno a cui costruire relazioni tra giovani e adulti, grazie alle quali negoziare regole, norme, ruoli, identità e valori, facendo esperienza di socialità e solitudine, di apprendimenti formali e informali. A questo proposito è opportuno pensare a nuovi modelli per una didattica delle relazioni tra genitori e figli, tra insegnanti e ragazzi, per colmare l’assenza del mondo adulto da questi ambienti videoludici e di socialità. I nativi digitali hanno diritto e necessità di adulti consapevoli che li sostengano nella costruzione delle loro esperienze in questi media e delle norme di comportamento per affrontarle. Una vita che i videogiochi di qualità contribuiscono a rendere affascinante, proponendo mondi possibili da conoscere in prima persona.
Intervengono: Rosy Nardone, ricercatrice e pedagogista; Filippo Zanoli, giornalista digitale e specialista di videogiochi; Daniele Parenti, direttore del CERDD; Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius. Introduce e anima l'incontro Stefano Vassere, direttore della Biblioteca cantonale di Bellinzona.
L’incontro si tiene nell’ambito del ciclo “Il futuro digitale prossimo e venturo” (6), frutto della collaborazione tra le Biblioteche cantonali, la Fondazione Möbius, Coscienza Svizzera e il Centro di risorse didattiche e digitali. Quattro osservatori che contribuiscono a fornire strumenti di interpretazione della società digitale attraverso un dibattito arricchito da prospettive e strumenti propri di ognuna delle istituzioni.